I volti di Olivo Tappeti

Michele Torresin

La battuta sempre pronta e l’ironia a portata di mano, ma estremamente solerte e serio sul lavoro: Michele è il volto sorridente del servizio clienti di Olivo Tappeti.  Si occupa dei tappeti che vengono preparati su misura: i prodotti a taglio, che si possono richiedere con dimensioni personalizzate, sono un vero fiore all’occhiello dell’azienda, e rispondono all’idea di servizio eccellente che Olivo si impegna ad offrire a tutti i suoi interlocutori.

Entrato tre anni fa nel team, Michele porta con sé una lunga esperienza commerciale, e ora segue la gestione dei clienti da back office e da front office, nel delicato ruolo di customer care della divisione olivo.pro. “Si tratta di una funzione fondamentale, in azienda – racconta – perché oggi più che mai l’impresa vive della propria reputazione, e questa si crea e si mantiene attraverso ogni piccolo feedback che arriva al cliente.” 
In quest’ottica Michele affronta quello che considera il suo mestiere: risolvere problemi, i più vari, partendo dalla domanda, solo apparentemente semplice, di “cosa desidera il cliente?”, per far sì che questo riceva una risposta efficace, risolutiva. 

“Un mestiere che mi diverte – continua – non c’è mai da annoiarsi perché le persone, e quindi le loro richieste, sono le più varie. La leggerezza aiuta, naturalmente, e poi c’è la soddisfazione di vedere il cliente contento”. Lo immaginiamo come un equilibrista, intento a gestire una serie infinita di compromessi, ma, ci dice, “Senza mai rinunciare ai valori profondi dell’etica, che viene prima di tutto e insegna integrità, trasparenza e sincerità. Questo vale nella vita privata come sul lavoro.”

Nel tempo libero coltiva una passione alquanto singolare, e di lunga data: colleziona scooter d’epoca, ovvero l’iconica Vespa. Oggi ne possiede ben 8, ma il conto era salito fino a 13, in un certo periodo.
“Ho sempre sognato di avere una Vespa, e non l’ho mai avuta, fino a che mia figlia mi ha chiesto di sistemargliene una vecchia, che era di mio padre. Da lì ho iniziato a prendermi cura di questi scooter unici nel loro genere, fino a fondare il club Vespa del Graticolato, nel 2008, di cui oggi è presidente onorario. 
200 soci che partecipano a diversi eventi per appassionati, prevalentemente nella stagione calda. L’ultima domenica di agosto, invece, tocca a loro organizzare il proprio raduno, all’insegna di un motto profondamente sincero, che rispecchia lo spirito da compagnoni del club e non ha bisogno di spiegazioni: “Meno tornanti, più ristoranti”.